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Melzo, 13 - 21 Marzo 2010

La belle vie”(la bella vita)

Cogliere il bello della vita, perché la vita è bella! Dipingendo cerco di rappresentare mondi e situazioni spesso a me molto lontane, più oniriche che reali. Coi miei quadri provo ad avvicinarmi a mondi idealizzati e piacevoli, incantati in cui luci, ambienti, paesaggi, atteggiamenti, oggetti … trasmettano il gusto di vivere… Amo ipotizzare anche i posti che amo e che vivo, calati in queste atmosfere surreali, quali gli ambienti nell’epoca anni ’30, Questo momento storico - essenzialmente francese - tra le due grandi guerre, oscillante tra illusioni fantasiose e disperato bisogno di abbracciare la vita pur vista nella sua effimerità, è da me rappresentato da figure in peculiari atteggiamenti, oggetti, vestiti, interni e auto che avevano una loro unicità coreografica e rappresentativa. Il mio obbiettivo è di arrivare a rappresentare il gusto della vita. Sergio Dordoni.

Tecniche e maestri

La pittura ad olio, grazie agli insegnamenti del prof. A. Sterchele e del maestro S. Turle, è diventato il mezzo espressivo più confacente alle mie esigenze espressive. Le crete colorate - di cui Rosangela Andreoni è stata la mia musa ispiratrice e maestra sono una tecnica che applico in modo repentino, di getto, talvolta anche senza disegno, quasi sia uno studio delle atmosfere, con possibilità cromatiche impensabili, di solito quale bozza preventiva ai dipinti a olio… ma non solo! Il genio espressivo dell’amico Pietro Signorelli è un riferimento a cui tendere e i suoi suggerimenti, sempre troppo pochi purtroppo, mi accompagnano nei dipinti quando voglio che la luce trionfi e appaia come se emessa dagli stessi soggetti rappresentati. Questi miei riferimenti artistici e di grande spessore umano - che non finirò mai di ringraziare - oltre ai preziosi insegnamenti, hanno saputo darmi il coraggio di credere in me come artista. Sergio Dordoni.

Presentazione di Dario Lodi

Con questa pittura Sergio Dordoni esprime una grande, simpatica, voglia di vivere. Le sue immagini non si riferiscono ad una “dolce vita”, ma a una “bella vita”, una vita di sogno fatta di sottile eleganza. Più che la cura del particolare, che pure c’è ed in molti casi è incisiva, Sergio Dordoni ha la cura dell’insieme. La sua pennellata è ariosa, giocosa, emozionata. Compone un’atmosfera trasognata, magica, nella quale l’artista si perde con entusiasmo, con passione. Molto belle certe espressioni immediate, colte nella loro intensità. Sincere, quasi timide, d’una timidezza tuttavia orgogliosa, le sottolineature edonistiche, sempre controllate con una punta di nostalgia, di malinconia per il consumarsi delle cose. Dordoni non è mai triste: è pensieroso, ma molto di più è soddisfatto della propria appartenenza alla possibilità di immaginare e quindi di fuggire dalla realtà attuale, povera di fantasia.


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